Prima dell’avvento del Cristianesimo, il periodo di fine anno era dedicato alle celebrazioni del “Sol Invictus”, che si potrebbe tradurre in italiano con “Sole invincibile”. Il culto del sole ha radici profonde e sincretiche, ed è centrale in diversi riti pagani praticati nel mondo antico.
Ho spesso provato ad immaginare il senso di terrore che doveva provare l’uomo pre-storico nel vedere le giornate accorciarsi, farsi sempre più fredde ed andare verso un ignoto fatto di oscurità, insidie e carestia. Deve essere stato a quel momento che il solstizio d’inverno ha cominciato a rappresentare la speranza: le giornate piano piano tornano ad allungarsi, il Sole non muore e, pur tra tante difficoltà, la vita continua.
Il Natale cade nello stesso periodo, e contiene, in chiave spirituale, lo stesso messaggio: un ciclo che invece di chiudersi ci offre una nuova vita, che rappresenta tutto quanto di Bello e di Buono (con la maiuscola, ma anche senza) la nostra esperienza umana ha da offrirci.
Ampliare il concetto
Natale è il momento perfetto per riflettere su ciò che conta davvero nella vita. In un mondo in cui spesso la ricchezza è associata esclusivamente a soldi e beni materiali, è importante fermarsi e considerare una visione più ampia: la ricchezza come concetto olistico, che abbraccia non solo le finanze, ma anche altre tre dimensioni fondamentali.
È proprio una povera grotta di Betlemme ad invitarci a questa riflessione, dato che, qualunque sia la nostra condizione attuale, siamo sicuramente messi meglio, almeno a livello materiale, degli uomini di duemila e più anni fa.
La salute è ricchezza
“L’importante è la salute” – sentiamo spesso dire, o diciamo a nostra volta, quando dobbiamo consolare qualcuno da una perdita. “Health is the new wealth”, ha invece detto Cristiano Ronaldo presentando il suo investimento in Bioniq, una start-up svizzera che offre trattamenti di integratori alimentari e vitamine personalizzati attraverso un algoritmo di IA che legge le analisi del sangue dei pazienti.
Consolazione per i poveri, o obiettivo da raggiungere per i ricchi, la salute è ovviamente la base da cui, dato che siamo tutti fatti di “carne e sangue”, non possiamo prescindere. Visto che l’aspettativa di vita si è allungata, inoltre, dobbiamo anche preoccuparci di mantenerla per tanto tempo, la salute, per evitare di vivere male per un bel po’ di anni.
Investire vuol dire fare pianificazione di lungo termine, valutare i rischi, ed attuare un approccio strategico alle decisioni. Investire vuol dire anche comprendere che le decisioni di oggi hanno delle conseguenze nel futuro. Questo approccio dovrebbe essere applicato anche alla salute: sappiamo che abbiamo bisogno, durante tutta la nostra vita, di:
- fare esercizio,
- mangiare poco, ad intervalli regolari, e bene;
- dormire almeno 7 ore per notte, e sempre negli stessi orari, e;
- adottare pratiche di salute mentale, come la gratitudine, la meditazione o gli esercizi di mindfulness.
Inserire queste pratiche, prima possibile, nella nostra vita diventa quindi importante tanto quanto risparmiare ed investire. Pensateci, a Natale.

Il tempo è denaro
Solo con una certa dose di intelligenza finanziaria si può cogliere davvero il senso dell’espressione: il tempo è denaro. Il tempo, infatti, è l’unica risorsa davvero finita di cui l’uomo dispone, ed è una risorsa uguale per tutti. Un’ora passa nella stessa maniera per un mendicante come per un uomo estremamente ricco, essa ha sempre la stessa qualità intrinseca, ed una volta che è passata, non torna più.
Per questo la finanza ruota attorno al concetto del valore attuale netto: disporre di 10 milioni oggi, anche in assenza di inflazione, non è uguale a disporre di quella somma tra, ad esempio, tre anni. Se per vivere mi tocca fare un lavoro odioso, incassarla tra tre anni significa dover dedicare questo tempo a lavorare; oppure, più banalmente, tra tre anni potrei essere morto, e non godere mai dei 10 milioni, che finirebbero, se mai, ai miei eredi.
Senza considerare questo rischio, e tralasciando i rendimenti sul capitale, tra tre anni sarò comunque meno giovane, ed avrò dovuto vivere questo lungo periodo senza la sicurezza materiale assicuratami da una bella somma in banca. Per tutti questi motivi, un Euro oggi vale di più di un Euro domani.
Ecco perché, mentre il tempo resta il vero Sovrano delle cose umane, una opportuna gestione finanziaria consente di ottimizzare l’impiego delle proprie risorse e la qualità della propria vita, dedicando il tempo giusto al lavoro, alle persone care e a sé stessi. Senza pensare sempre al denaro, come fanno a volte i poveri; o pensare che il denaro sia l’unica cosa che si ha, come fanno certi ricchi.

L’amicizia è un tesoro
Nel suo libro “Poor Charlie’s Almanack”, Charlie Munger, il socio storico di Warren Buffett, insiste molto sull’importanza di costruire relazioni autentiche e di mantenere una reputazione impeccabile. Secondo lui, il successo non si misura solo in termini di denaro o prestigio, ma anche nella qualità delle relazioni che si instaurano lungo il percorso. La reputazione è un capitale intangibile che, una volta perso, è quasi impossibile recuperare. Per Munger, comportarsi con integrità e onestà è la base per costruire fiducia, il pilastro su cui si fondano sia le amicizie personali che le partnership professionali.
Inoltre, Munger riconosce il valore delle reti sociali come strumento di crescita personale e professionale. Tuttavia, non si tratta semplicemente di ampliare la propria cerchia per opportunismo: Munger sottolinea che le connessioni più preziose sono quelle basate su reciprocità, rispetto e una visione condivisa.
Le nostre relazioni, inoltre, ci danno il supporto necessario a livello emotivo quando passiamo un brutto momento, e, se sono di qualità, ci consentono di testare le nostre idee e verificarne bontà e, nel caso si tratti di progetti, fattibilità. Crearsi e coltivare un circolo di anche poche persone affidabili a cui chiedere un parere spassionato e sincero è un grande aiuto sia per i nostri affari, che per il nostro bisogno di appartenenza e di confronto. Siamo animali sociali, in fondo.

Buon Natale
Il Natale è anche il tempo, tipicamente invernale, della riflessione e del dialogo con sé stessi. Sono convinto che ci sia ricchezza, anche materiale, in un dialogo sincero ed onesto con sé stessi.